giovedì 13 maggio 2010

decoder

Tra pochi giorni a Biella arriverà il digitale terrestre, ed io non ho comperato il decoder. E’ molto che non guardo la televisione, e ritengo non ci sia più o meno niente da guardare. Ebbasta coi format stracciati (famosi isterici su di un’isola? Ignoranti chiusi in una stanza con diritto di parola e di pippa pubblica?)! Basta coi film televisivi seriali (mamme coraggio? Tresche in sala operatoria?) basta coi telefilm dalla risata finta, basta coi programmi di intrattenimento della domenica e del pomeriggio (ignoranti che spiegano le cose? Povere facce autentiche e sconosciute che raccontano vite fasulle?  Finte liti? Fidanzamenti inesistenti?).
Soprattutto basta telegiornali, perché in un luogo così posticcio non possono certo raccontare cose vere, o quantomeno le cose che la gente dovrebbe davvero sapere.
Quindi, no decoder. 
I miei bambini vivono il count-down con angoscia. 
Sembrano su di un carretto in discesa libera che sta per schiantarsi contro il muro.
Ieri mattina il 10 anni dice: ‘mamma, tutti i miei compagni hanno comperato il decoder… cosa gli dico?’
E io : ‘digli che tu non ce l’hai perché sei una persona libera!’ e lui: ‘no! L’hai deciso tu, quindi quella libera sei tu! noi siamo come servi…’
Non fa una piega, no?  ;)



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