lunedì 31 maggio 2010

the road


Si è parlato nei commenti del post precedente di ciò che può deprimere, in merito alla politica.

Cambio ambito ma preservo il tema.
Se siete a rischio avvilimento perché il vostro umore di questi tempi va così, NON ANDATE ASSOLUTAMENTE AL CINEMA A VEDERE THE ROAD!
Lo sconsiglio in realtà anche a chi ha uno stato umorale alto e stabile, perché deprimerebbe anche soggetti sotto l’influsso di anfetamine.
Si tratta di una storia angosciosa, disperata e disperante, che non prevede mai alcuna possibilità di sviluppo positivo o anche solo di speranza, in uno scenario di orrore puro.
Per rendere tutto ancora più macabro, vediamo la storia così come la vive un bambino, perennemente in stato di choc e con il continuo richiamo del padre al ‘ripasso’ della lezione sul come spararsi un colpo in bocca nel caso che si ritrovasse solo.
Il padre infine muore, ed il piccolo non si spara. Forse questa dovrebbe essere la bella notizia, ma in realtà la bella notizia è che a quel punto il film finisce, e non ci è dato di sapere se il piccolo sarà sodomizzato da teppisti per le strade o cucinato arrosto da cannibali di passaggio.
Quindi, se date retta a me, non fatevi tentare da una qualsiasi locandina sulla porta di un cinema.
Non entrateci e basta.

venerdì 28 maggio 2010

critica & potere

Citazione del presidente dai (falsi) diari di Mussolini :

“dicono che ho potere, ma io non ho nessun potere, forse ce l'hanno i gerarchi, ma non io. Io posso solo decidere se far andare il mio cavallo a destra o a sinistra, ma nient'altro".


Commento del presidente:
"Lo stesso succede a me, tanto che tutti hanno il diritto sia di criticarmi che di insultarmi..."


Io non posso credere, davvero non ci posso credere … forse bisognerebbe iniziare a parlare di demenza senile…
Scusate, ma da quando il potere e la critica sono in contrapposizione dialettica?
La critica ha senso d’essere esercitata solo di fronte a delle azioni, e le azioni le compie chi ha il potere.
Più che ‘da quando’ dovrei domandarmi ‘in quale concezione’ , e sicuramente la risposta ce l’ho, e non si tratta di pensiero democratico.
Il nostro Presidente va a sostenere a Parigi che, nel suo modo di vedere, lui avrà veramente potere quando a fronte delle decisioni del governo potrà zittire tutte le critiche? L’intolleranza allora non è verso le critiche, ma verso le regole democratiche!
MA ABBIAMO BISOGNO D’ALTRO ANCORA PER MANDARLO A CASA?
Mussolini poteva solo girare il cavallo? Bella allegoria… peccato che il cavallo fosse l’Italia col suo popolo, e la direzione la conosciamo tutti.


Misteriosamente, le etichette ‘politica…’ e ‘vedi d’annà…’ si stanno fondendo l’una nell’altra…

mercoledì 26 maggio 2010

notizie inquietanti

E' con orrore che rilevo questa notizia di oggi:Nathan Falco, il figlio di due mesi della Gregoraci e di Briatore, da quando hanno sequestrato lo yacht di papà PIANGE DI PIU'.
Era abituato alla sua cameretta bianca, ai suoi spazi.
Mi spiace che il super attico a Londra non beccheggi come lo yacht, ma credo che alla lunga Nathan Falco (ma che cazzo di nome è?) potrà fare l'estremo sacrificio ed abituarsi a dondolare in una culla come gli altri...
Certo che è molto triste iniziare la propria vita già facendo sacrifici...
questa orrida notizia merita una nuova etichetta.

lunedì 24 maggio 2010

Gelmini baby sitter!!!

Io 'sta donna non la sopporto. 
Adesso si dichiara favorevole a far iniziare le scuole ad ottobre. Dice che a settembre ci sono migliori opportunità di vacanza. Chi glie lo spiega che il sistema produttivo a settembre apre le fabbriche e i genitori lavorano? Vuole occuparsi lei di tutti i figli di italiani che tornano al lavoro? (e chi le lascerebbe mai in mano i propri figli???)
prendiamola un po' in giro, và...


domenica 23 maggio 2010

la muffa dei ricordi


aaaahhh...voi non potete capire.
è da quando sono nata che vado in questa casa d'estate. E' piena di ricordi carissimi, e la vivo come fosse un mio braccio, una mia gamba. 
Trovandosi a mezza montagna, circondata da boschi e torrenti, ci vogliono almeno quindici giorni di casa aperta e sole battente perchè perda l'umidità dai muri di pietra.
Quest'anno, però, ho deciso che la devo usare di più, così ho colto l'opportunità del metano che ha raggiunto il paese ed affrontato la spesa di un impianto di riscaldamento, e questo week end abbiamo fatto il collaudo.
venerdì sera si è dormito lì, ed era molto agevole ma... sabato mattina... quando sono entrata in bagno e l'ho trovato caldino caldino...  aaaahhhh... voi non potete capire! mi sono COMMOSSA!
Tutta un'altra vita. 
Inizia una nuova era. Addio muffettina, diventerai un odore dei miei ricordi.

venerdì 21 maggio 2010

l'era post-genomica


Quando la scienza fa progressi epocali, quando frantuma muri su cui intere culture si sono fondate io sono felice, perché lo stimolo umano non può che nascere dal superare se stessi, dal conoscere sempre più e dimostrare che ‘si può’ .
Senza questo spirito non saremmo nulla. Allora perché, insieme alla soddisfazione, mi tremano sempre le vene nei polsi? Perché ho così poca fiducia, se non nell’intelligenza umana, almeno nel suo discernimento? perchè non mi pervade l’illuministico ottimismo dei miei amici scientisti?
Io temo le implicazioni, e la storia insegna che l’uomo sa mettere mano su cose potentissime, ma non appena la scoperta passa dalle mani della scienza a quelle del mercato e dell’interesse, la cautela se ne va, la proporzione si perde ed il controllo di ciò che si è generato è un’illusione.
Se immagino un batterio fabbricato ad hoc per ‘mangiarsi’ il petrolio in mare, la mia mente mi rimanda ad immagini di fantascienza, dove questi mangiano e si moltiplicano, grandi come pantegane ed in crescita esponenziale, si modificano da soli geneticamente ed attaccano le città a frotte seguendo le strade e succhiandone l’asfalto …
E’ paura di ciò che non si conosce, lo so, e non deve frenare la ricerca.
Se almeno non fossi così convinta che la specie umana si estinguerà a causa della propria presunzione…

giovedì 20 maggio 2010

UP


Da qualche anno penso che i migliori film che guardo siano animazioni. All’inizio credevo di pensare così perché, visto che ho i bambini piccoli, infondo vedevo SOLO animazioni. Poi ho pensato che, comunque, il fatto di trascorrere il tempo a parlare con bambini mi avesse un po’ ‘cotto’ il cervello.
Ora ho ritrovato buona parte della mia autonomia adulta, eppure continuo a pensare che certe animazioni siano di gran lunga le cose migliori che vedo.
A parte il fascino (che comunque subisco) di una grafica sempre più avvincente, trovo che proprio le trame siano ricche e ben congeniate, e copioni e dialoghi di livello eccellente, cesellati sino alla minuzia per interessare bambini e genitori, a totale copertura del target di utenza che il modello raccoglie, con uno spiccato bernoccolo per la gag intelligente, indiscutibilmente esilarante per chiunque.
L’ultimo film che ho visto è stato UP, che consiglio assolutamente a tutti.
Dal punto di vista dell’immagine, il vecchietto protagonista ha una faccia rettangolare e apparentemente semi-immobile. Beh, tu gli vedi passare le espressioni ed i pensieri nello sguardo. Davvero incredibile.
La storia poi, è tenerissima e commovente senza essere mai sdolcinata, anzi, l’azione, le gag, il colore e l’immaginazione che condisce il tutto rende il film un contenitore così ricco che dà il giusto spazio ad ogni cosa.
Sono i geni della Pixar, dinuovo.

martedì 18 maggio 2010

ma è obbligatorio?

Non ho più una grande reattività nei confronti delle idiozie di questo governo. Pare che il mio sdegno sia inversamente proporzionale al consenso nazionale, pertanto ffanc…

Però ho due osservazioni che mi girano per la testa.
La prima: Il premier dice che sbatterà fuori dal partito quegli omuncoli che cercano di arraffare soldini. Dice che gli italiani sanno ed apprezzano quanto ha fatto lui nella sua vita da imprenditore, ma non è giustificabile che persone elevate e portate con la politica ad uno status superiore ‘raschino’ il barile della convenienza personale solo per avere un po’ di più. In altre parole, ok ai grandi inciuci della finanza, no al singolo profittatore. Strano concetto. Bella forma di snobismo ladresco. Ma siamo sicuri che rappresenti quello che pensa la gente?
La seconda: ma è proprio proprio necessario, voglio dire, è un obbligo che deriva dall’esito elettorale avere l’opinione giornaliera di Calderoli su tutto?


lunedì 17 maggio 2010

ce lo meritiamo


Siamo un mondo di idioti.

La comunicazione globale dovrebbe darci un’idea delle dimensioni degli sfracelli umani, invece riesce unicamente a farci abituare alle immagini più orribili del mondo.
Dalle devastazioni della guerra e della fame ai peggiori disastri ecologici, tutto entra molto in fretta nel ‘già visto’. Non ci fa impressione ciò che vediamo, non ce lo rende più vicino, non ci fa sentire partecipi. Forse l’essere umano non merita molto, infondo.
Se la spiaggia morta non è quella di Diano Marina o di Milano Marittima, dove andiamo da sempre e vorremmo per sempre tornare, fosse anche solo per dinamiche di rassicurazione personale, basta spegnere la tv.
E invece no, non è così che dovrebbe funzionare.
Non stupiamoci poi se, a sopravvivere su questo mondo, saranno solo alcuni ceppi di batteri resistenti ai nostri disastri. La natura si sa difendere, come no! Vita è vita, ed un batterio ha la stessa dignità di un glabro bipede rosastro, presuntuoso ma fugace nella sua apparizione nella storia dell’universo e del pianeta. Gioca le carte sbagliate e te ne vai. Trova quelle giuste, e questo mondo sarà il tuo, qualunque cosa viva tu sia. Questa è l’evoluzione. Per fortuna.

venerdì 14 maggio 2010

tanti auguri!!!

domenica sarà il compleanno di Fiorello  
ed è una delle poche persone di spettacolo
a cui mi fa piacere idealmente rivolgere gli auguri.
ottimo comico, imitatore ed anche cantante.
E' divertente, ed è evidente nei suoi spettacoli che ha un bel rapporto con la gente, un rapporto viscerale, non costruito a causa dell'immagine che deve farsi.
Una persona semplice, ed abbastanza intelligente da comprendere che questa è una forza che buca lo schermo.
se io fossi la Rai gli avrei dato San Remo e la conduzione di un puttanaio di programmi d'intrattenimento che languono in mano a personaggi di nessuno spessore.
E poi io trovo sia un tipo che fa proprio sangue.... no? ;)
auguri Fiore, felici 50 anni

giovedì 13 maggio 2010

decoder

Tra pochi giorni a Biella arriverà il digitale terrestre, ed io non ho comperato il decoder. E’ molto che non guardo la televisione, e ritengo non ci sia più o meno niente da guardare. Ebbasta coi format stracciati (famosi isterici su di un’isola? Ignoranti chiusi in una stanza con diritto di parola e di pippa pubblica?)! Basta coi film televisivi seriali (mamme coraggio? Tresche in sala operatoria?) basta coi telefilm dalla risata finta, basta coi programmi di intrattenimento della domenica e del pomeriggio (ignoranti che spiegano le cose? Povere facce autentiche e sconosciute che raccontano vite fasulle?  Finte liti? Fidanzamenti inesistenti?).
Soprattutto basta telegiornali, perché in un luogo così posticcio non possono certo raccontare cose vere, o quantomeno le cose che la gente dovrebbe davvero sapere.
Quindi, no decoder. 
I miei bambini vivono il count-down con angoscia. 
Sembrano su di un carretto in discesa libera che sta per schiantarsi contro il muro.
Ieri mattina il 10 anni dice: ‘mamma, tutti i miei compagni hanno comperato il decoder… cosa gli dico?’
E io : ‘digli che tu non ce l’hai perché sei una persona libera!’ e lui: ‘no! L’hai deciso tu, quindi quella libera sei tu! noi siamo come servi…’
Non fa una piega, no?  ;)



mercoledì 12 maggio 2010

sondaggio grafico

non so...mi dovete aiutare a decidere.
guardate adesso questo blog. poi provate a guardare 
tuttotitti-beta
poi, se avete voglia, rispondete al sondaggio
l'ho messo in alto a dx, così è visibile anche quando questo messaggio se ne va

ok, ora si prova

scusate, mi toccano prove dopo il re-styling...

lunedì 10 maggio 2010

ai colleghi



congratulazioni ai colleghi per gli sforzi di questi mesi e particolarmente del week end appena trascorso.
ancora qualche giorno di sangue e lacrime, ed il più grosso capitolo degli ultimi anni verrà smarcato

sabato 8 maggio 2010

risposta difficile

Ci sono domande a cui non è facile rispondere. A me ha sempre messo un po' in crisi l'affermazione 'il fine giustifica i mezzi'.
A seconda dei casi la reputo vera o falsa. Mi pare vera se si pensa ad esempi molto piccoli, insignificanti. Quelli che rientrano, ad esempio, nella casistica: 'una piccola bugia a fin di bene'. Se 'i mezzi' però vanno  contro le 'regole del gioco', allora è diverso. In un tribunale un avvocato difensore non potrebbe citarla mai.
'Oggettivamente, signori della Corte, la vittima rompeva clamorosamente i coglioni al mio cliente, e farle spezzare le gambe converrete che ha risolto il problema!' 
Fin qui è chiaro.
Ma tra i due estremi c'è un universo di casi che devono fare i conti coi principi propri di ognuno, e si sa che, in situazioni di necessità, l'essere umano è bravissimo nel revisionismo delle proprie ragioni e posizioni. E poi, oltre alle leggi, siamo sicuri che i nostri principi e quelli del nostro prossimo siano tanto simili? 
Già il fatto che qualcuno abbia detto: 'il fine giustifica i mezzi' mi fa pensare che non ne sono affatto sicura.
No, se io ottenessi qualcosa che voglio 'malamente' , credo che cercherei di scusarmi, forse di giustificarmi, ma non affermerei che ho avuto ragione.


Ascoltate questa bella frase dei Wu Ming , Nel libro Altai.


'[...]se voi desiderate prendere una lepre, che le diate la caccia coi cani o col falco, a piedi o a cavallo, resterà sempre una lepre. La libertà, invece, non rimane mai la stessa, cambia a seconda della caccia. e se addestrate dei cani a catturarla per voi, è facile che vi riportino una libertà da cani. [...]'


c'è di che pensare, no?

martedì 4 maggio 2010

un pensiero di cinquecento anni fa

L’ho visto per tutta la strada, ed ora che sto per raggiungerlo eccoti la boscaglia e non lo vedo più, non è che sbaglio pure strada?  Già viaggiar da sola, su questo somaro, non mi lascia tranquilla. Fosse per me, ma porto dietro le erbe, e non si sa mai che qualcuno le prenda. Le ho raccolte, ma son mica mie!
Potevo venire settimana scorsa col marito, che anche lui ha fatto la stessa strada, ma gli ho detto ‘vai avanti tu, che là c’è da tirar giù le carni dal camino e caricar formaggio, che per zuppe e conserve c’è tempo, io vengo poi’. Il tempo mica mi avanza, ma volevo cercar di dire una parola alla Duchessa, e al marito non glie lo volevo dire.
Da donna a donna. Mica importa se io son cuoca e lei di rango, le cose di donne son cose di donne, e la Duchessa è pur sempre come me.
E’ dalla prima neve che c’è gran parlare tra i signori. Col disgelo verrà il Re!  E tutti a discutere e litigare su dove ospitarlo, ed i cugini a contare le armi, e le cognate ad ordinare le stoffe e organizzare i pasti.
E poi s’è deciso. Il Re dormirà nella residenza del Duca ad Issogne, dove io e il marito siamo a servizio in cucina, e visiterà la fortezza di Fenis.
Quando lo abbiamo sentito, io e il marito ci siamo guardati subito. Già, perché il Re sta un po' qui e un po' lì, ma dappertutto mangia! Non c’è verso che il cuoco del castello di Fenis cucini per il Re.
Non è cuoco fine, è abituato ai soldati, che son lupi e gli sbranano anche l’acqua sporca e la carne bruciata.
Così, quando ancora c’era la neve in terra, il Duca ha detto al marito: ‘ Pinin, prepara tutto qui, poi prendi la famiglia e vai a Fenis, e prepara tutto là.’
Mica mi importa se ho tanto lavoro, se devo correre di qui e di là, ma il collo storto lo avevo, e fino a ieri mattina, quando ho parlato con la Duchessa, non ero tranquilla.
Ieri al mattino però lei è entrata in cucina. La aspettavo, perché doveva comandare per la cena. Ho ascoltato tutto e poi le ho detto: ‘Duchessa, una parola. E’ per via del trasferimento a Fenis’ lei si è voltata, e a me sudavano le mani, e le tenevo nello straccio. Ha alzato le belle sopracciglia e mi ha guardato.
‘Ebbene?’ mi ha detto, e io mi sono fatta coraggio, ed ho continuato ‘ vorrei non portare Adelina con me, vorrei che rimanesse qui’. La Duchessa non diceva niente ma non mi sembrava che capisse, così ho continuato: ‘ Adelina, la mia bambina, lei la conosce. Lo vede che bocciolo di ragazzetta abbiamo io e il marito. E’ così bella che, con rispetto, pare più figlia di Vostra Signoria che di due cuochi’ . Lo sguardo della Duchessa pareva il tocco di burro nella pignatta quando si scioglie e scivola. Ho proprio visto nei suoi occhi la mia bambina, ed  allora ho finito: ‘ Non la voglio portare a Fenis. E’ pieno di soldati, non è conveniente.’
Ho tenuto lo sguardo basso, nel silenzio che è seguito, e pensavo forte e senza ritegno ‘Dai, Margherita!’
Fino a che la Duchessa ha rotto il silenzio con voce dura: ‘Sta bene. Adelina rimarrà qui.’
Visto, che a parlare poi conviene? 
Ora mi sento tranquilla, Adelina sta sicura, il mio viaggio è quasi terminato e sono  pronta a raggiungere il marito per preparar pasticci e verdure. Se solo finisse il bosco, che non vedo più il castello e mi sa che finisce pure che sbaglio la strada. Ah, finalmente, eccolo! Sono arrivata.




impegni umidi


Buie prospettive d’acqua. Che ci vuoi fare?

Ci vuole un piano, al quale attenersi scrupolosamente e non pensarci più.
Il primo impegno: tenere gli occhi aperti, sempre.
Ottenere un attivo stato di veglia vigile, anche se intorno tutto concorre a disturbare. Il letargo NON appartiene alla nostra specie, inutile vagheggiarlo.
Secondo impegno: pianificare ogni interstizio vuoto della giornata. (E’ appena iniziato il mese, già fatti i conti di Aprile? Hai registrato gli ultimi libri letti? Ti sei censito alle poste online per pagare finalmente i bollettini da casa? Preparati i documenti per il commercialista?)
Terzo impegno: appena tornati a casa, combattere l’impulso di mettere immediatamente il pigiama. Meglio cucinare un po’, magari con davanti un bicchiere di vino.
Ultima nota: va bene affrontare con rigore e determinazione la vostra giornata, ma tenete qualcosa da fare anche per domani, perché le prospettive bagnate non finiscono tanto presto…

domenica 2 maggio 2010

ricetta per un week end




Prendete il vostro colorito verdastro invernale
Cercate un posto dove prendere un grammo di sole e venti polmonate di aria di primavera
Rendetevi conto che è merce a mille chilometri da voi
Mescolate a lungo le quattro idee che vi vengono in mente, aggiungendo un pizzico di fortuna che vi porta
alla quinta, quella giusta.
Prendete quindi l’auto, raggiungete le terme, e statevene tranquillamente qualche ora a cuocere morbidamente a vapore.
Se vi piove sulla testa, non ve ne accorgerete.
Divertente, rilassante ed il colorito migliora assai