venerdì 18 giugno 2010

ma perchè hai bruciato il rum?!?!?!

il migliore


di tutti, proprio di tutti è il migliore che ci sia.
se non avete mai visto i Pirati dei Caraibi, io li consiglio, specialmente l'ultimo. 
Le storie sono avventurose, tese ed avvincenti, con bellissimi effetti applicati a scene entusiasmanti (una battaglia tra galeoni in un gorgo nell'oceano che vi assicuro vale la pena di essere goduta). I personaggi sono dipinti con un pennello davvero fine, Jack Sparrow è il migliore di tutti e Johnny Depp è il migliore Jack Sparrow possibile.

mercoledì 9 giugno 2010

problema insolubile

dal sito del Senatore Pietro Ichino:


"Ho posto all’Ufficio competente del Senato il problema del “rimborso spese viaggio” che viene corrisposto anche a me - come a ogni altro senatore che deve prendere l’aereo due volte alla settimana -, nella misura di 1281 euro al mese per dodici mensilità (v. la tabella pubblicata sotto), essenzialmente a copertura delle spese di taxi da e per l’aeroporto: spese che tuttavia a me sono risparmiate, in conseguenza del fatto che sono stato e sono tuttora sottoposto alla protezione della Guardia di Finanza. Poiché la rinuncia a questo rimborso, che viene erogato automaticamente e in misura forfettaria, presenta problemi burocratici apparentemente insolubili, ho deciso di destinare il relativo importo, finché mi verrà mantenuto il servizio di scorta, alla Fondazione Giuseppe Pera, che nasce a Lucca proprio in questi giorni, per l’istituzione di una borsa biennale di ricerca nella materia del diritto del lavoro comparato. La borsa dovrà essere co-finanziata dalla Fondazione e dall’Ateneo di appartenenza e sarà riservata a un giovane studioso che abbia conseguito il dottorato di ricerca. Ho effettuato il primo versamento, dell’importo di 24.000 euro, l’11 marzo scorso."


martedì 8 giugno 2010

comprare il tempo

Qualche anno fa ho fatto una scelta sostanziale.

Ho deciso di comperare il tempo.
Conoscete merce più ambita? Io no. Credo sia l’ingrediente più prezioso, ed al tempo stesso il più incontrollato. Si muove come vuole lui, lento o veloce, sempre ingannevole e relativo, scandisce i ritmi, dà e toglie secondo congiunture insondabili, incrocia sul tuo cammino gli eventi secondo correnti sotterranee che non si possono domare, imbrigliare.
Non si può comandare al tempo, al massimo si può imparare a seguirlo, a prenderne il ritmo. Funziona se non lo contrasti, se vi entri in armonia.
Ne volevo di più, ed ho mercanteggiato con la mia azienda una forma di astensione dal lavoro che mi lascia a casa per due mesi (che, uniti alle ferie, fanno tre).
Il costo economico ovviamente c’è e si sente, ma il vantaggio è incredibilmente maggiore. In quei mesi sento che il ritmo della vita ‘naturale’ è diverso, più lento , più armonioso, più simile a quello che sono io.
Ho smascherato anche molte falsità, avendo tempo. ‘se avessi tempo farei…’ bè, qualcosa è vero, lo fai. Altre cose no, così ti accorgi che a volte incolpare il tempo non è che una scusa.
Anche se non fai più cose del solito, avendo tempo cambia il tuo rapporto coi pensieri. Ti consenti più di una valutazione, più di un punto di vista. Approfondisci.
Hai modo di avvertire le accelerazioni ed i rallentamenti, ed impari ad adeguarti.
Sono infinitamente grata alla mia azienda che mi consente quest’esperienza, che mi restituisce una fetta della mia vita. Penso a chi guadagna moltissimo ma non può ‘staccare’ mai, e mi sento molto, molto più ricca.
Ah… ancora tre giorni di lavoro, e me ne vado…


lunedì 7 giugno 2010

etere

- signora, lei vede da casa sua il paese di Oriomosso?-
- non mi pare. C’è una piega montuosa che mi nasconde il fondovalle-
- e non vede neppure il campanile di Campiglia?-
- oh, meno che mai… quelli hanno costruito il campanile quasi  sul letto del torrente, basso basso…-
- già. Ha provato a guardare cosa vede dall’abbaino sul tetto?-
- mmm, no, in realtà non ne sono certa-
- allora facciamo così, vada sul tetto e mi dica cosa vede-
- ok…mi arrampico e le dico…-


questa conversazione non è propedeutica ad un corso di bird watching, né sono stata nominata dalla comunità montana sentinella dell’Alta Valle del Cervo.
Mi stosemplicemente informando su come si possa fare per ricevere il segnale di fastweb nel paese di montagna dove trascorro la mia estate. Non è banale. Non arriva la banda larga.
Quella ‘stretta’ funziona pochissimo (impensabile scaricare alcunché). Tramite satellite basta una nuvola per perdere la linea. Ho rintracciato una società che si è fatta carico di applicare una particolare scheda ad un ripetitore in modo da far ‘rimbalzare’ il segnale tramite onde radio da un’ansa all’altra della valle, ma le onde radio prevedono che, tra l’emissione e la ricezione, non vi siano ostacoli nel mezzo, e questa è l’improbabile conversazione che ne è seguita.

giovedì 3 giugno 2010

il vincitore

dal Corriere della Sera:


Homer, l'eroe antiglamour che batte tutti



L'antieroe cartoon nato dalla penna di Matt Groening, vince il sondaggio di Entertainmente Weekly, su qual è il personaggio della tv o del cinema più amato degli ultimi vent'anni, battendo Harry Potter e Buffy l'Ammazzavampiri
Come può la figura maschile meno glamour dello showbiz diventare, paradossalmente, un'icona di stile? Se il personaggio in questione è un padre di famiglia disfunzionale, ricco di difetti e in definitiva irresistibile come Homer Simpson, tutto diventa possibile.
E' lui infatti, l'antieroe cartoon nato dalla penna di Matt Groening, ad aver vinto il sondaggio lanciato dal magazine americano Entertainmente Weekly, su qual è il personaggio della tv o del cinema più amato degli ultimi vent'anni. E al primo posto si è piazzato proprio il vecchio, caro, scorretto Homer.
Che precede, sul podio, il maghetto Harry Potter interpretato da Daniel Radcliffe (secondo) e la Buffy Ammazzavampiri di Sarah Michelle Gellar (terza). Un trionfo, questo del capostipite dei Simpson, che rilancia un modello maschile più vero - malgrado la sua appartenenza al mondo dell'animazione - di tanti altri falsamente "reali" che popolano il mondo dello spettacolo


martedì 1 giugno 2010

un nuovo tormentone

Eccomi di nuovo alle prese con un nuovo strumento di tortura neuronale.

Questa volta si chiama ‘King of Camelot’ gioco in rete di un genere per me nuovo.
Ti fai il tuo castello, prepari le tue riserve di alimenti e materie prime, addestri le truppe, alzi livelli di difesa e promuovi ricerche per attacchi più efficienti.
Poi nomini cavalieri gli amici e, quando ti senti pronto, stringi alleanze e cominci con attacchi e saccheggi. E’ un gioco un po’ più vario, e molto più interattivo di tanti altri.
Una collega mi dice : ‘ma spiegami perché lo fai… io credo tu sia una persona che PENSA!’ come se pensare e giocare debbano essere assolutamente in antitesi.
Mah. A parte i primi giorni in cui, davvero, la tentazione sarebbe di caricare la sveglia alle due del mattino per addestrare arcieri senza perdere tempo (ma non l’ho fatto!) non vedo che problema ci possa essere.
La cena ai bambini la preparo comunque, il bucato l’ho fatto, il libro che sto leggendo prosegue…che problema c’è se sgomino anche dei barbari, nella mia giornata?