martedì 14 dicembre 2010

l'arte da pulire

È successo un’altra volta.

Già un paio di settimane fa era emersa una notizia simile.
Nella sala del Palazzo della Ragione, a Verona, dove era allestita un’esposizione di arte moderna, una donna delle pulizie ha passato lo straccio su di una macchia color  sangue che si trovava sul pavimento.
Venuta poi a conoscenza del fatto che si trattava di un’opera d’arte, si è scusata dichiarando: ‘credevo fosse sporco’.
E vabbè, pora donna, cosa le vuoi dire? Se le dicono ‘pulisci’, lei pulisce…
Oggi, sul giornale, altro evento simile.
A Padova, un’opera d’arte appartenente ad una mostra ‘a cielo aperto’ per le vie della città, è stata rimossa dai netturbini e bruciata nell’inceneritore cittadino.(la vedete nella foto)
Humm…
A parte l’automatica riflessione in merito alla straordinario senso di pulizia dei veneti, mi sovviene anche un pensiero non tanto edificante sull’’arte moderna’ in questione.
E’ solo perché sono profondamente ignorante, eh, mica mi permetto di giudicare, però…
Che i napoletani abbiano maggior senso artistico? Forse loro hanno capito che le tonnellate di munnezza che ammorbano la città sono esposizioni d’arte a cielo aperto, e mai si permetterebbero di rimuovere, e meno che mai incenerire l’estro ispirato di emergenti artisti campani…

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