martedì 1 giugno 2010

un nuovo tormentone

Eccomi di nuovo alle prese con un nuovo strumento di tortura neuronale.

Questa volta si chiama ‘King of Camelot’ gioco in rete di un genere per me nuovo.
Ti fai il tuo castello, prepari le tue riserve di alimenti e materie prime, addestri le truppe, alzi livelli di difesa e promuovi ricerche per attacchi più efficienti.
Poi nomini cavalieri gli amici e, quando ti senti pronto, stringi alleanze e cominci con attacchi e saccheggi. E’ un gioco un po’ più vario, e molto più interattivo di tanti altri.
Una collega mi dice : ‘ma spiegami perché lo fai… io credo tu sia una persona che PENSA!’ come se pensare e giocare debbano essere assolutamente in antitesi.
Mah. A parte i primi giorni in cui, davvero, la tentazione sarebbe di caricare la sveglia alle due del mattino per addestrare arcieri senza perdere tempo (ma non l’ho fatto!) non vedo che problema ci possa essere.
La cena ai bambini la preparo comunque, il bucato l’ho fatto, il libro che sto leggendo prosegue…che problema c’è se sgomino anche dei barbari, nella mia giornata?



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