mercoledì 15 settembre 2010

scirocco


Ci sono frasi che, quando le sentiamo pronunciare, ci stupiscono o fanno sorridere.
Se ci restano in mente, però, e tornano nel tempo, assumono a volte un significato diverso.
A Lampedusa, chiedendo se per un pagamento avrebbero accettato il bancomat, ci hanno risposto: ‘ oggi no, non funziona niente… fa caldo…c’è scirocco’
Quale connessione potrà esserci tra il vento di scirocco ed il funzionamento di una linea di circuito di pagamento, non si capisce, ma tant’è.
Allora ne abbiamo riso.
Oggi è finita la vacanza, e rivaluto ed invidio la possibilità di argomentare in questo modo un rifiuto, uno stato d’animo che non consente.

‘Mi spiace, la riunione non possiamo farla oggi…c’è scirocco’
‘No, Stefano, non ti accompagno oggi dai tuoi amici…c’è scirocco’
‘No, non posso stare in ufficio sino al termine dell’orario…c’è scirocco’

Non credo potrò mai argomentare così, almeno vivendo dove vivo, ma assumerò ben volentieri lo scirocco nel mio gergo per indicare le mie future… ‘scarse voglie’




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