giovedì 25 febbraio 2010

febbraio, corto e bastardo

Sapete senz’altro com’è quando arrivano quei periodi in cui alle incombenze di tutti i giorni incominciano ad aggiungersi situazioni ed impegni imprevisti da gestire. Così cominci a predisporre quel livello di organizzazione straordinaria terrificante, indice del repentino calo della qualità della tua vita.

Devi andare in un ufficio pubblico, quindi meglio entrare un po’ prima al lavoro, così, lavorando anche nella pausa pranzo, puoi recuperare il tempo che chiedi per ottemperare alla tua necessità occasionale.
In quei periodi, però, raramente gli imprevisti si chiudono tanto facilmente. Probabilmente la questione richiederà altri interventi, e nel contempo altre piccole necessità incominciano ad emergere come cappelle di funghi in un vivaio.
Così il conteggio dei tempi inizia a diventare difficile, ogni ‘missione’ incomincia a prevedere tappe intermedie per ottemperare ad altro, la tua auto diventa una sezione distaccata di casa tua o del tuo ufficio, e cartelle di documenti, ogni sorta di cose da riparare, abbigliamenti di riserva perché non fai più a tempo a passare da casa vengono traslocati nel bagagliaio. Anche i post-it fanno la loro comparsa sul cruscotto.
C’è sempre un apice del periodo, ed è il momento in cui realizzi che corri tantissimo, fai mille cose ma, magicamente, non si depenna nulla in modo definitivo dalla tua ‘to-do list’.
Per me questo periodo ansiogeno ricorre solitamente in febbraio. Ripercorrendo il dettaglio delle mie spese negli anni, noto senza possibilità di errore che è in febbraio che mi si bloccano i finestrini della macchina, smette di funzionare l’aspirapolvere, finiscono le scorte perenni di un qualche detersivo o alimento particolare, mi si spacca un dente, i bambini si ammalano oppure devono produrre per la scuola oggetti introvabili.
Non so perché succeda questo, ma anche quest’anno è stato così.
Quindi ora incomincio a sorridere, perché siamo alla frutta e, male che vada, marzo resta comunque il mese in cui comincia la primavera e questo è già un bell’aiuto.

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