domenica 3 luglio 2011

scelta pesante

cosa si fa di un passero caduto dal nido, troppo piccolo per volare ma già strepitosamente carino?
nessun cinguettio di mamma lo reclama, è sul selciato, viene sera e verranno i gatti. 
a me è sempre stato detto che il caso è disperato. capita. lo si mette in un angoletto d'erba, se si può al riparo dei gatti, e si va via, cercando di non pensarci più.  
l'opzione due, che evidentemente c'è, è portarlo a casa, nutrirlo, cercare di farlo diventare grande, quindi liberarlo e sperare che sia uno sveglio, in grado di procurarsi il cibo da solo.  
il mio amore è un romantico e tifa per la vita, e lo ha preso.  
mi sono detta che lui ha poco tempo ed una situazione non certo congeniale per allestire l'allevamento, e quasi mi sono proposta, seppur con angoscia.
ma quando il negozio ha detto che per più di un mese dovrà mangiare, nutrito con siringa, ogni due ore, poi per altri dieci giorni si può ridurre a tre volte al giorno, ho pensato con angoscia ad una estate uccello-centrica e l'angoscia è diventata totale, per cui ho detto no. 
ora il mio amore se ne andrà a lavorare col passero, io mi dovrò necessariamente sentire in colpa e spiegare ai bambini perchè non voglio dare da mangiare ad un passero, ovvero, perchè io odio gli animali. 
in più dovrò controllarmi e, se il mio amore non riesce a salvare il passero,  dovrò stare attenta a non incolparlo. 
comunque, il passerotto è carino, pancia giallina e becco giallissimo, molto simile a questo


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